Anche in estate dobbiamo prenderci cura della nostra salute, così come nel resto dell’anno. In particolare, bisogna prestare attenzione al caldo, ai cali di pressione, alle scottature e a eventuali inconvenienti che ci potrebbero capitare in vacanze. Ma alcuni esperti hanno messo a punto alcuni consigli utili provati scientificamente adatti a tutti e non difficili da attuare.
Prima regola, bere!
Bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno. In media, la quantità d’acqua da bere al giorno è compresa tra 1200 ml (6 bicchieri) e 2000 ml (10 bicchieri). Con l’arrivo dell’estate, il fabbisogno di liquidi cresce poiché essi si espellono col sudore. Sudare fa bene in quanto serve a mantenere la temperatura corporea costante anche quando l’ambiente esterno raggiunge e supera i 40 °C. Bere tanto d’estate significa quindi affrontare il caldo in maniera ottimale, prevenendo colpi di calore causati da disidratazione, crampi, pressione sanguigna bassa, astenia. Un bicchiere d’acqua contiene diversi tipi di ioni e sali che servono a mantenere in salute reni, cuore, sistema nervoso e l’intero organismo. Abbiamo bisogno di bere perché siamo fatti per il 70% di acqua. L’estate è un ottimo momento anche per succhi, centrifugati di verdura e frullati, tenendo sotto controllo le quantità di zuccheri e sale. Evitare le bevande gassate eccessivamente ricche di zuccheri, il cui uso è correlato a malattie cardio-metaboliche.
Mangiare una banana al giorno
La banana è un vero e proprio toccasana contro il caldo estivo e la perdita di sali che avviene col sudore. La banana viene anche detta “il frutto degli sportivi”, infatti è molto frequente vedere giocatori mangiarne una a bordo campo. Si tratta infatti di un frutto ricco di potassio, un macro-elemento indispensabile per la salute dei muscoli, cuore incluso, che previene crampi e scompensi cardiaci. Non solo: la banana è ricca anche in calcio, ferro, fosforo, magnesio, zinco, vitamine A, B,C ed acido folico. La banana è un frutto prezioso a tutte le età: è consigliata per i bambini, che la amano per il suo sapore dolce, in quanto ricca di minerali e favorente l’attività intestinale; è consigliata per gli anziani in quanto protegge l’attività cardiaca ed aiuta in caso di diabete.
Fare la doccia con acqua tiepida
Anche d’estate, è consigliato fare la doccia con acqua tiepida, ossia né calda né fredda. Fare la doccia calda non è indicata soprattutto per i soggetti che soffrono il caldo e soffrono di pressione bassa d’estate. Invece, fare la doccia fredda dà una sensazione di benessere immediata ma che finisce con la doccia stessa: infatti il freddo provoca un’immediata vasocostrizione che verrà compensata da un aumento della frequenza cardiaca che, a doccia finita, si tradurrà in aumento della sudorazione ed aumentata percezione di calore. Per avere un effetto benefico a livello circolatorio, l’ideale sarebbe alternare gettiti d’acqua calda a gettiti d’acqua fredda: è questo il principio della cosiddetta “ginnastica vascolare”.
Protetti al sole
Prendere il sole fa bene, l’importante è prendere i giusti accorgimenti per esporsi in maniera sicura:
- Godere del sole nelle ore più fresche come la mattina presto o il pomeriggio inoltrato, soprattutto se si ha pelle chiara ed occhi chiari (fototipo 1 e 2). Nelle ore più calde, il sole è più alto ed i suoi raggi cadono quasi perpendicolarmente sulla Terra: per tale motivo la sua intensità è maggiore ed è più facile incorrere in scottature.
- Usare protezioni solari molto alte nei primi giorni di esposizione ed abbassarle gradualmente. Meglio non usare le creme solari dell’anno precedente in quanto i filtri potrebbero essere inadeguati. Attualmente si ha il sospetto che l’uso di creme solari impedisca l’attivazione della vitamina D ma nel dubbio e per scongiurare il pericolo scottature o danni ancora più gravi come i tumori della pelle, si consiglia comunque il loro uso.
- Dopo l’esposizione al sole, reidratare la pelle con creme apposite, meglio se senza profumi.
D, la vitamina del sole
Il sole è terapeutico innanzitutto per le ossa, in quanto fonte di vitamina D, la cui forma attiva è importantissima per il mantenimento dell’omeostasi del calcio e del fosfato di cui è fatto il nostro scheletro. La vitamina D agisce contro patologie scheletriche quali osteoporosi e artrite reumatoide ed anche contro altre patologie autoimmuni come la sclerosi multipla e la psoriasi. La quasi totalità di vitamina D viene sintetizzata a livello cutaneo ed è possibile assumerla in piccola parte anche dagli alimenti. La Fondazione Veronesi sottolinea che “bastano 40 minuti al giorno in maglietta e pantaloni corti d’estate per farsi una scorta di vitamina D per tutto l’inverno”. Ma i benefici del sole non finiscono qui: numerosi studi provano che la produzione di vitamina D influisce positivamente anche sull’umore e contro la depressione.
Fare attività fisica e stare all’aria aperta
Anche la scienza dice che stare all’aria aperta fa bene sia al fisico che alla mente. Numerosi studi infatti dimostrano che fare attività fisica all’aperto – come una semplice passeggiata – dà più benefici che esercitarla al chiuso. L’estate è quindi la stagione migliore per godere dei benefici che la natura può donare al nostro corpo e alla nostra psiche. Secondo un recente studio dell’Oxford Brookes University, l’attività fisica all’aperto fa bene a chi soffre di asma, ai cardiopatici, agli obesi e a chi soffre di disturbi dell’umore e depressione.
Se non si è abituati all’attività fisica e d’inverno si è inattivi, non bisogna però strafare d’estate: camminare, fare una nuotata, andare in bici, portare il cane fuori più spesso, fare una passeggiata per andare a trovare i propri amici sono esempi di attività fisiche non pesanti che hanno però influenza positiva sul fisico e sull’umore. Evitate le ore più calde e preferite il primo mattino oppure il pomeriggio o la sera.
Doppi rischi per gli anziani
L’estate per molti significa occasione di vacanze e di riposo alla ricerca di benessere. Per gli anziani, invece, è periodo di cambiamenti dovuti alle partenze e al rischio di sentirsi soli e isolati o abbandonati. Traumi, disidratazione e scarsa aderenza alle terapie farmacologiche sono i pericoli più comuni. Per i soggetti malati anziani sono quindi due i principali rischi durante i mesi estivi. Il primo è legato al clima, alle temperature estreme. Il caldo e l’afa, infatti, possono essere pericolosi, anche mortali, per la salute degli anziani. Non è un caso che durante l’estate possa osservarsi un aumento della mortalità rispetto alle stagioni più miti, soprattutto tra i soggetti più fragili. Il secondo possibile rischio, invece, è strettamente legato alla possibile alterazione, durante i periodi di ferie, della qualità e dell’intensità dell’assistenza, di solito garantita da familiari, badanti e organizzazioni di assistenza domiciliare. Una diminuita sorveglianza e assistenza si traducono, per esempio, in un maggior rischio di cadute, ma anche in un diminuito controllo della corretta assunzione di farmaci, alimenti e liquidi. Qui il ruolo dell’ospedale e della farmacia che si confermano luogo di soccorso per tutti gli anziani, soprattutto d’estate.